4 MARZO 2011. Entra in
vigore la cedolare secca sugli affitti con due aliquote 20% per i
canoni concordati e 23% per i canoni liberi; esegutiva a partire dal
mese di gennaio 2011, prevede il pagamento di un acconto 85% per il
2011 e il 95% dal 2012
La
cedolare secca andrà a sostituire anche l'imposta di registro sul
contratto di affitto. I cittadini potranno sempre però scegliere di
mantenere l'attuale regolamenazione sulla tassazione degli affitti (
ovvero portare l'affitto in dichiarazione dei redditti quindi in
accumulo con gli altri redditi )
Se si opta per la cedolare secca dunque avremo:
- 20% per gli affitti a canone concordato*
- 23% affitti a canone libero
*canone concordato.
Il canone viene stabilito utilizzando il calcolo fornito dal Comune
dove si trova l'immobile. Rispetto al canone normale ci sono due
differenze:
a) la durata 3 anni + 2 anni di rinnovo ( invece dei 4 + 4 per i contratti a canone libero )
b) delle agevolazioni fiscali per i proprietari:
1)
l'imponibile irpef (la parte del canone, cioè, che va dichiarata
sul 730 o sull'unico) è del 59,5%, anziché l'85% ordinario
2) l'imposta di registrazione (che proprietario e inquilino devono
di norma pagare metà per uno) è dell'1,4% annuo sul valore del canone,
anziché del 2%
3) inoltre i comuni possono stabilire aliquote più basse per l'ici o maggiori detrazioni.
per gli inquilini di basso reddito, inoltre, sono
stabilite detrazioni fiscali sulla dichiarazione dei redditi
rispettivamente di 495,80 euro (se il reddito complessivo che non
supera euro 15.493,71), e di euro 247,90 (se il reddito complessivo
giunge fino a 30.987,41 euro)
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